L’inconscio come anima pubblica

L’inconscio come anima pubblica

A mio avviso l”inconscio può essere considerato come un’anima pubblica, piuttosto che come un agente privato e segreto.

Intendo dire che l’inconscio è sempre preoccupato del giudizio altrui, anche quando il soggetto è solo e non può essere visto da altre persone.

Infatti, l’inconscio si sente sempre sorvegliato dagli altri membri della comunità (inclusi nell’Altro generalizzato) e presume i loro giudizi sulla propria persona, così come il credente si sente sempre sorvegliato da Dio.

La “sensazione” di essere oggetto di continua sorveglianza riguarda non solo le azioni del soggetto, ma anche i suoi pensieri. Insomma, si potrebbe dire che si tratta di una sorveglianza telepatica, in quanto per l’inconscio ogni altra persona può leggere in ogni momento la mente del soggetto, anche a distanza.

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