Per chi vuole condividere qualcosa col maggior numero di persone e con la massima intensità, una delle soluzioni più efficaci consiste nel “consumare” dei media consumati da un grande numero di spettatori/ascoltatori/visitatori. Per esempio, libri più venduti, eventi più frequentati, film, programmi TV, e video in internet più visti, con preferenza per le trasmissioni “live”.
Infatti, condividere una cosa con altri nello stesso momento rende la condivisione più intensa in quanto viene condiviso non solo un certo spazio, ma anche un certo tempo.
Il termine tecnico per la misura della consumazione di un medium, è “share”, che significa, appunto, “condivisione”.
Va da sé che la condivisione comporta una assimilazione dei condividendi, in quanto essi si imitano reciprocamente. Infatti, il fatto di condividere con altri qualcosa ci fa sentire uguali agli altri.
Perciò chi si sente diverso dagli altri, o vuole essere diverso dagli altri, tende ad evitare di partecipare a riti di condivisione, e di consumare media molto popolari.