Mi dispiace che si continui a parlare di “coscienza” come di qualcosa indipendente dal piacere e dal dolore. Infatti non riesco a immaginare come un oggetto incapace di provare piacere e dolore (o di averli provati o di prevedere di provarli) possa essere cosciente. Nè riesco a capire quale possa essere la funzione della coscienza se non quella di facilitare l’ottenimento del piacere e l’evitamento del dolore. Se io ho ragione, allora l’IA o un computer non saranno mai coscienti finché non proveranno piacere né dolore.