Ogni essere umano, come gli altri animali, deve innanzitutto sopravvivere e riprodursi, ed è mosso da emozioni di piacere e dolore, attrazione e repulsione.
Diversamente dagli altri animali, però, possiede un cervello molto più complesso, capace di pensiero conscio e inconscio, che genera motivazioni e interessi soprattutto nei rapporti con gli altri: cooperazione, competizione, imitazione, selezione.
Per soddisfare queste spinte, ogni individuo formula richieste e offerte agli altri, in modi consapevoli o inconsapevoli, genuini o mistificati, espliciti o impliciti, a seconda delle norme sociali vigenti e delle situazioni particolari.
Per spiegare il mondo, la realtà e la società, per giustificare il proprio comportamento e la propria posizione sociale, e per essere accettato dalla propria comunità, l’essere umano adotta o inventa storie e logiche, più o meno realistiche o fantasiose.
Infine, tende a imitare i comportamenti altrui, a consolidare abitudini e a ripetere automaticamente pensieri e gesti presumibilmente più adatti a ridurre la sofferenza e ad accrescere il piacere propri e altrui.

