Se il mio inconscio non è contento della vita che sto vivendo, mi punisce generando emozioni come tristezza, ansia, angoscia, paura, panico, depressione, pessimismo, insicurezza, preoccupazione, disperazione, sfiducia, ecc.
Se invece è contento della vita che sto vivendo, mi premia generando emozioni come gioia, allegria, ottimismo, serenità, sicurezza, entusiasmo, spensieratezza, determinazione, vitalità, speranza, fiducia, coraggio, ecc.
Tuttavia, il fatto che il mio inconscio non sia contento non significa necessariamente che io stia vivendo in modo stolto: può ribellarsi anche davanti a una vita buona e giusta, perché distorto da nevrosi che lo spingono a reagire in modo sproporzionato o irrazionale alle condizioni percepite.
Analogamente, il fatto che esso sia contento non significa necessariamente che io stia vivendo saggiamente: può sentirsi rassicurato da vecchie abitudini, illusioni o nevrosi, trovando confortevoli condizioni che, pur danneggiandomi, corrispondono alle sue logiche malate.