Ogni desiderio comporta un ulteriore desiderio il cui oggetto è il potere di qualsiasi tipo (materiale, intellettuale, economico, finanziario, estetico, competitivo, conoscitivo, fisico, possessivo, criminale, gerarchico, dominativo, retorico, dialettico, religioso, normativo, capacitivo, e/o politico) che permette o facilita la soddisfazione del primo.
Nell’economia della mente il desiderio di potere è dunque, almeno inizialmente, un meta desiderio, in quanto il potere permette di ottenere cose desiderabili. Tuttavia, per abitudine, col tempo esso può diventare inconscio e fine a se stesso.
È così che l’ottenimento del potere può essere causa di piacere e di desiderio di accrescimento anche quando non viene esercitato per soddisfare qualche desiderio.
Il potere fine a se stesso, in quanto incontentabile e competitivo, è una tragedia dell’umanità.
