Sulla presunta non intelligenza dell’intelligenza artificiale

Sulla presunta non intelligenza dell’intelligenza artificiale

Qualcuno mi sa dire perché è importante per certe persone (intellettuali e non) stabilire se un LLM sia o no intelligente? Cosa cambia se la risposta è sì o no? Secondo me non cambia nulla al fatto che essa sia più o meno utile, e che sia più o meno saggio utilizzarla.

Sospetto che coloro che affermano che un LLM non è intelligente non vogliono rinunciare ad attribuire all’uomo (e quindi a sé stessi) un valore superiore a quello di una macchina per quanto complessa e utile una macchina possa essere, anche per risolvere problemi umani.

In altre parole, per certe persone accettare che un LLM sia intelligente come un umano o più di un umano è “sentito” come un insulto alla loro stessa natura e al loro stesso valore. Insomma, si tratta di una reazione emotiva più che cognitiva.

Io, osservando tutto il male e il caos creato dell’uomo ancora oggi, non ho nessuna difficoltà a considerare l’uomo (me compreso) meno intelligente di un LLM.

L’intelligenza umana è pilotata dalle emozioni (piacere e dolore) che un LLM non ha. L’intelligenza di un LLM è pilotata da obiettivi definiti dagli ingegneri che l’anno costruita e programmata. Cambiano le motivazioni, ma non i processi logici in sé stessi, né le informazioni da combinare in modo più o meno creativo.

Chi afferma che un’intelligenza senza emozioni non è intelligente, fa un’affermazione del tutto arbitraria e contestabile.

Per me un LLM è una macchina intelligente che non può provare piacere né dolore, e ha pertanto motivazioni diverse dal minimizzare il dolore e massimizzare il piacere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *