Sull’impossibile uguaglianza delle cose

Sull’impossibile uguaglianza delle cose

Il segno di uguale, che esprime equazioni tra due termini, si può applicare soltanto a numeri, forme, o qualità. D’altra parte una forma è costituita da numeri, ovvero da una formula in cui certi numeri vengono messi in relazione tra loro, e una qualità consiste nella quantità o frequenza di certe forme.

Ciononostante, il verbo essere è spesso usato come segno di uguale tra entità che non sono né numeri, né forme, né qualità.

Ciò è insensato, dato che due cose separate non possono mai essere la stessa cosa. Infatti è lecito dire che sono uguali soltanto due numeri, due forme o due qualità che si riferiscono a certi aspetti di due cose diverse.

In altre parole, anche se due cose hanno la stessa forma o le stesse qualità, esse non sono per questo uguali. Le loro forme e qualità possono essere uguali, ma esse occupano luoghi e/o tempi diversi, pertanto restano sempre due cose diverse.

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